Se siete stati in Giappone quasi sicuramente siete passati da Kyoto, ed avrete visitato la zona di Arashiyama che offre almeno due fra le principali attrattive della città.
Si tratta del Monkey Park Iwatayama e del tempio Tenryu-ji e la sua famosa foresta di bamboo. La zona di Arashiyama si trova a ovest di Kyoto, abbastanza in periferia, ai piedi del monte da cui prende il nome.
Dov’è Arashiyama
Benché non sia proprio in centro, è molto turistica ed è facilmente raggiungibile attraverso almeno un paio di linee ferroviarie e numerosi autobus. In Giappone i mezzi pubblici vi portano davvero ovunque!
Lascio a voi la scelta di come arrivarci, tante sono le opzioni tutte ugualmente valide, io scelsi di andarci in bus. Dal centro di Kyoto ad Arashiyama più o meno ci vogliono dai 30 ai 40 minuti e vi lascia proprio appena dopo il famoso ponte Togetsu-Kyo.
Il ponte della luna
Il fiume Katsura taglia in due Arashiyama ed è attraversato appunto da questo ponte il cui nome significa “ponte della luna che attraversa” o qualcosa del genere.

Risale a più di mille anni fa ed è stato distrutto e ricostruito più volte. Il suo nome gli venne dato da un antico imperatore che una sera si trovava nei pressi, e rimase in contemplazione della luna che passava da una parte all’altra, almeno così si narra ed è scritto nell’insegna all’inizio del ponte.
In realtà, oggi è un ponte di cemento armato e secondo il mio parere non è un granché, è più carina la sua storia. E’ molto bello invece il lungo fiume dalla parte sud del ponte, dove sono presenti numerose attività che offrono dei tour in barca, che risalgono il corso del fiume e si inoltrano nella campagna.

Monkey Park
Percorretelo per poche decine di metri andando verso monte, e sulla sinistra troverete l’ingresso dell’Arashiyama Monkey Park Iwatayama. Il biglietto costa pochissimo, circa 3 euro.
All’inizio dovrete percorrere una scalinata che dopo diventa un sentiero in salita in mezzo al bosco. Anzi si tratta di una vera e propria giungla, siamo pur sempre in Asia e la vegetazione è leggermente diversa dalla nostra.

Che fatica!
Il tragitto è in salita, prendetelo con calma per non arrivare in cima con la lingua penzoloni. Io ci sono stato di agosto ed il caldo e l’umidità giapponese di quel periodo non aiuta. Si suda moltissimo e oltretutto sarete attaccati da decine di zanzare ed altri insetti, portatevi un buon repellente.
Nella parte iniziale, la più dura, non ho avvistato nessun animale, nemmeno una scimmia. Quando sarete quasi arrivati in cima, la foresta diventa meno lussureggiante ed è più diradata, qui noterete di sicuro le prime scimmiette intente a spulciarsi o ad altre cure parentali.
Le scimmiette
Sulla sommità del monte di Arashiyama c’è invece una radura e qui i macachi sono moltissimi, in tutto il parco ne sono presenti circa 150. Sono abituati al pubblico e si avvicineranno per chiedere un po’ di cibo.

Potete darglielo, è permesso, ma fate attenzione perché vivono pur sempre allo stato selvatico, non si può mai sapere che reazione possano avere ad un vostro gesto o movimento.
Si dice che sia meglio non guardarle diritte negli occhi, specialmente i maschi, per non innervosirle. Se volete essere più sicuri andate dentro l’apposita gabbia prevista allo scopo.
La gabbia
Ha una funzione “rovesciata” , sono gli uomini a stare in gabbia, e da là potete porgere il cibo offerto dal parco alle scimmie che rimangono all’esterno.

Vi consiglio di posare le noccioline sul palmo della vostra mano e di non offrirlo tenendolo con le dita, potrebbero graffiarvi non volendo altrimenti. Devo dire che è stata un esperienza divertente, a contatto con questi simpatici macachi.
Ne ho visto anche uno piccolissimo, doveva avere solo pochi mesi, che se ne stava placidamente seduto a giocare sulla sedia di un inserviente.
Panorama di Kyoto

Dalla radura poi si gode di un bellissimo panorama sulla città di Kyoto, e sulla foresta di Arashiyama. Cambia di continuo, la prossima volta voglio andarci nel periodo dei ciliegi in fiore per osservare tutta la zona punteggiata di rosa.
Il tempo di scattare qualche foto ad un macaco che faceva il bagnetto in una piccola pozza d’acqua, e mi sono incamminato lungo la discesa. Giunti in fondo dovrete attraversare il ponte e percorrere un centinaio di metri, forse meno, lungo la strada principale che inizia proprio di fronte a voi.
Il tempio zen
Quindi sulla sinistra troverete la seconda attrattiva di Arashiyama, il tempio Tenryu-ji. E’ molto antico, risale alla fine del 1300 ed è inserito nella lista UNESCO dei patrimoni mondiali dell’umanità. Fa parte del ramo Zen del Buddismo, ed è uno dei suoi templi principali.

L’entrata si trova ad est ed il tempio si sviluppa verso ovest. Dietro l’ingresso si trovano gli ambienti più importanti, come ad esempio la sala della meditazione, molto sobria, una semplice stanza vuota con pavimento di bamboo separata dalle altre da pareti di carta. Tipica giapponese!
I vari edifici del tempio sono tutti in legno, di colore bianco ma con le parti strutturali scure, a formare una specie di scacchiera, niente di particolarmente elaborato.
Il lago
La parte più bella del complesso è secondo me il giardino sul retro, considerato uno dei migliori di tutto il Giappone. Soprattutto il laghetto è qualcosa di meraviglioso, contornato da moltissime piante.

Hanno la forma dei classici Bonsai, ma le dimensioni sono enormi!(ne avevo viste di simili a Kamakura, leggete qui). D’estate è il colore verde che predomina, ma a seconda del periodo dell’anno tutto cambia. D’autunno il rosso degli aceri la fa da padrone, e a primavera il rosa dei ciliegi.
Bamboo forest !
Dirigetevi poi verso l’uscita a nord del tempio, da quella parte si accede alla famosa foresta di bamboo di Arashiyama. Trascorretevi un po’ di tempo e rilassatevi, è molto suggestiva e si provano sensazioni uniche percorrendo il sentiero che la attraversa.

Me la immaginavo più estesa in realtà, invece in pratica c’è solo un percorso possibile da fare. Comunque mi è piaciuta tantissimo, le piante di bamboo giganti sono alte anche 30 metri e rendono il tutto spettacolare.
Sono un simbolo di forza , tengono lontani gli spiriti malvagi, e questo contribuisce a rendere magica l’atmosfera. Inoltre fanno molta ombra, il che non è male vista la calura del periodo, offrono sicuramente un po’ di fresco e refrigerio, una tregua dalla forte umidità.

I samurai
Usciti dalla foresta abbiamo gironzolato un po’ a casaccio tra le stradine di Arashiyama e volendo ci sono altri numerosi templi da visitare. Per pura casualità ci siamo imbattuti nella famosa statua dei 4 samurai di Tosa, non la conoscevo, ma dice sia molto famosa in Giappone.

Raffigura 4 grandi samurai ritenuti tra i più temibili e combattivi di sempre: Nakaoka Shintaro, Sakamoto Ryoma, Takechi Zuizan e Yoshimura Torataro. Quindi il nostro tour è poi terminato giungendo nuovamente nella strada principale, dove i ristoranti ed i negozi di souvenir non mancano. Come al solito ho fatto scorta di calamite, ne potete osservare qualcuna in questo video!
Viaggio MOLTO consigliato!
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