mesa arch

Canyonlands, verso l’infinito ed oltre!

Dimitri Lepore - viaggiatore

Dimitri Lepore - viaggiatore

Canyonlands è uno di quei posti che ho scoperto in una foto e che poi ho sempre sognato di visitare! Un paesaggio marziano che ti lascia senza fiato!
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Vi ho già parlato molte volte dei miei viaggi negli USA, ma non vi ho mai detto che tutto è nato da una foto che ho visto e che riguarda Canyonlands.

L’avete sicuramente adocchiata anche voi, l’avete vista tutti. E’ presente fra le immagini che utilizza Windows fra i suoi salvaschermi. Si trova quindi nei pc di tutto il Mondo.

E’ quell’immagine che ritrae, guardando al di là di un arco naturale di roccia, il tipico paesaggio del Far West. Sotto quell’arco infatti, si scorgono le caratteristiche “torri rocciose” simili a quelle che potreste osservare nella Monument Valley, e che si stagliano nel deserto.

verso canyonlands
La strada verso Canyonlands
A volte i viaggi nascono così

Avevo ammirato quella foto migliaia di volte, mentre lavoravo in ufficio. Mi si riproponeva costantemente ogni giorno, e pertanto ho deciso di indagare.

Sono riuscito a scoprire dove si trovava e non potevo fare a meno di intraprendere un viaggio che mi permettesse di raggiungere quel luogo tanto sognato, e di immortalarlo. Volevo assolutamente una foto che mi ritraesse con quell’arco e quel paesaggio alle spalle.

Di cosa si Tratta?

Si trova nel Parco Nazionale di Canyonlands nello Utah e si chiama Mesa Arch. Quella volta decisi di aggregarmi ad un gruppo di viaggio, che avrebbe visitato quasi tutti i Parchi Nazionali Americani del Sud Ovest.

canyonlands da un tronco
Scorcio di Canyonlands

Infatti ho avuto modo di avere bellissime esperienze nel Grand Canyon, Monument Valley, Zion, Antelope Canyon, Yosemite, Death Valley, Mesa Verde, Bryce Canyon e molti altri. Di alcuni vi ho già parlato nel post dedicato, basta cliccare sul nome del parco!

Il mio primo viaggio in un gruppo “organizzato”

Quando si vuole intraprendere un viaggio del genere, che prevede moltissimi km di strada, è impensabile farlo da soli. Pertanto, non avendo quella volta la possibilità di organizzare un mio gruppo privato, mi ero inserito in questo viaggio organizzato.

Devo dire che è stata un’esperienza fantastica. Ho conosciuto molte persone, e con alcune di esse ho iniziato un rapporto di amicizia che dura tutt’ora.

mesa arch
La famosa immagine

In seguito poi è accaduto molte volte di effettuare viaggi, organizzati in autonomia tra di noi, assieme ad amici che avevo conosciuto in quell’estate del 2014. Ancora oggi lo ricordo come il più bel viaggio da me effettuato.

Com’è per me un viaggio di questo tipo

Apro una parentesi per spiegarvi come intendo io un road trip in USA. Se si vuole visitare tutto quel gran numero di parchi e luoghi, percorrendo in quel caso 5680 km, e si hanno a disposizione solo le 2 classiche settimane di ferie, per forza di cose i ritmi devono essere abbastanza serrati.

Altrimenti si può fare un altro tipo di viaggio, oppure dedicarsi alla visita di un’area più limitata e muoversi con più calma. Ritmo serrato non vuol dire non godersi il viaggio, perché anzi è fondamentale effettuare numerosi stop per rilassarsi o anche solo per immortalare un punto panoramico incontrato magari per caso.

Ma senza dubbio non è la vacanza per chi vuol far tardi tutte le sere e ha difficoltà poi ad alzarsi la mattina alle 7 perché la giornata prevede 500 km di strada.

io a mesa arch
Sotto l’arco

La coordinatrice di quel viaggio è stata molto brava prima della partenza, occupandosi della definizione del tour e della prenotazione di tutte le strutture.

Poi però durante il percorso sembrava che volesse anteporre il divertimento serale alla visita dei meravigliosi siti naturali che quell’area degli USA offre.

Grazie a me!

Per fortuna mi sono un po’ imposto, essendomi preparato in maniera scrupolosa, e devo dire spesso grazie a me siamo potuti arrivare in luoghi di cui lei non sospettava l’esistenza o che reputava poco interessanti.

Bando alla modestia, senza di me non avremmo visto ad esempio Antelope Canyon o appunto ciò che volevo descrivere in questo articolo: Mesa Arch a Canyonlands.

Canyonlands, alcune indicazioni

Adesso basta con il momento critico e parliamo di Canyonlands. E’ un parco nazionale poco noto, ma incredibilmente spettacolare. Si trova nel nord dello Utah nei pressi di Moab, città che anche la base di partenza per un altro dei miei parchi preferiti di cui vi ho già parlato: Arches National Park.

Da Moab sono circa una trentina di miglia, 40 minuti, dovete prendere la US191 in direzione nord e poi la 313 e proseguire in direzione sud-ovest.

canyonlands da mesa arch
Canyonlands da Mesa Arch

Canyonlands si divide in tre grandi aree: Island in the Sky, The Needles, The Maze. Noi, avendo poco tempo, abbiamo visitato solo la prima, che è anche la più accessibile e più frequentata.

Percorrendo la scenic road che attraversa tutta la zona di Island in the Sky, dapprima arriverete al visitor center, e già da qui potrete godere di splendide viste sui canyon.

Infatti Canyonlands è chiamato così proprio perché si trova fra i due canyon formati dal Green River e dal Colorado River (in questo caso in pratica è un prolungamento del Grand Canyon).

Mesa Arch Trail

Proseguite oltre e dopo pochi km arriverete al punto in cui inizia il trail per il Mesa Arch, è ben segnalato. Lasciate la vostra auto al piccolo parcheggio ed incamminatevi a piedi lungo il sentiero che sale alla vostra sinistra.

io a mesa arch canyonlands
Guardando l’infinito

Non è una salita impegnativa, si snoda fra bassi arbusti che crescono sulle rocce, fate attenzione perché da queste parti vivono molti serpenti a sonagli!

Dopo circa 15/20 minuti arriverete al Mesa Arch. E’ veramente fantastico. Sembra una finestra sull’intero parco. Al di sotto di questo arco naturale, intravedete un panorama spettacolare che è quello che tutti immaginano quando pensano al Far West.

Un deserto quasi infinito dal quale si ergono come giganti questi bellissimi torrioni di roccia rossa. Se chiudete gli occhi riuscite a vedere anche qualche cowboy che rincorre gli indiani a cavallo.

panorama di canyonlands
Panorama di Canyonlands

In un unico luogo si concentra tutta l’essenza del West. Sicuramente la poesia è interrotta dalla moltitudine di gente che si aggira intorno all’arco, ma con un po’ di pazienza riuscirete a farvi la classica foto di rito.

Molti provano anche a camminare al di sopra di esso, ma mi è sembrato un gesto un po’ pericoloso, oltre che irrispettoso della natura, e non ci sono salito. (Per alcuni momenti avevo già visto il titolone di giornale “Mesa Arch crolla sotto i piedi di un turista italiano in visita”).

Grand View Point

Dopodiché tornate alla vostra auto e arrivate fino in fondo alla scenic road, al Grand View Point. Da là si vede l’infinito. Da un lato le anse del Colorado che disegnano sul terreno il percorso del fiume che si insinua nel deserto.

grand view point canyonlands
Grand view point

Dall’altro il Green River, che crea un canyon non lontano dalla vostra posizione. Da questo punto si capisce perché questo parco si chiama Canyonlands, sono ovunque i canyon, è proprio la loro terra!

io a canyonlands
Selfie da Marte

Il Green River sembra creare un’impronta nel terreno, a me pareva una colossale orma di gallina! In generale i panorami di Canyonlands non sembrano di questa terra, sembra di essere su Marte, non ve li dimenticherete mai.

Dead Horse Point State Park

Tornando indietro, pochi km prima dell’uscita del parco, trovate sulla destra la deviazione per il Dead Horse Point State Park. E’ un parco statale appunto, non è incluso nel pass annuale per i Parchi Nazionali USA, ma merita uno stop.

dead horse point
Dead Horse Point

Lo avete visto sicuramente, compare anche nelle scene finali del film Thelma & Louise. Forse è l’ansa del Colorado River più fotografata, assieme alla Horseshoe Bend.

Un’ enorme curva ad U che il fiume ha scavato nella roccia nel corso dei millenni, ed offre un panorama fantastico, da non perdere.

io a dead horse point
Come Thelma & Louise

E’ chiamato così perché si dice che i cowboy lo usassero per radunare i cavalli selvatici da domare, come un recinto naturale per non farli fuggire. Ma alcuni cavalli pur di non perdere la libertà, preferivano morire e si lanciavano nel vuoto.

Forse è solo una leggenda, ma senza dubbio questo luogo ed il parco di Canyonlands offrono veramente quella sensazione di libertà che raramente ho provato in altri posti.

Viaggio STRAconsigliato!

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