Crater Lake è uno di quei luoghi che non ti aspetti. Prima di andarci sai che avrai di fronte a te un panorama bellissimo, ma non te lo immagini così spettacolare.
Come arrivarci, da nord.
Mi trovavo in Usa, precisamente a Portland, dove avevo pernottato dopo una giornata trascorsa nel meraviglioso scenario di Cannon Beach, sulla costa dell’Oregon.
Il programma era di partire di buon mattino per arrivare nei pressi di Crater Lake, sistemarci, ed avere tutto il pomeriggio per la visita di questo Parco Nazionale.
Avevamo percorso quindi l’Interstatale 5 in direzione sud per circa 180 km, per poi prendere la OR58 e la US97 sempre verso sud e giungere a Chemult, dopo altri 165 km.
Può sembrare un tragitto lungo da effettuare in una mattinata, ma in realtà sulle strade USA, che sono molto scorrevoli, non ci impiegate molto. A Chemult avevamo prenotato la nostra camera in uno dei tanti motel presenti lungo le strade americane.
Chemult
Due parole su questa cittadina. E’ senza dubbio uno dei posti più sperduti mai visitati, costituito da qualche motel, 3 o 4 fast food, un paio di distributori di benzina, forse alcune case e poco altro.
Chemult è circondata da boschi, e basta. Non so quanti abitanti conti, ma non credo arrivino a cento, tutti occupati nell’industria del legname o nelle attività che vivono grazie al Crater Lake National Park. Infatti il parco è vicinissimo da questo pesino, circa 50km, in un attimo siete arrivati.

Verso il parco.
La strada inizialmente è un lungo rettilineo lungo la US97, poi dovete girare a destra e percorrere la OR138 e tramite un altro infinito rettilineo arrivate alla Volcanic Legacy che conduce all’ingresso del parco.
E’ impossibile non fermarsi su questo percorso per scattare alcune magnifiche foto. Se non le avete mai viste non avete idea di quanto siano lunghe.
Mi affascinano ogni volta e così come avevo fatto 2 anni prima nella Death Valley, corsi il rischio per immortalarle, qualche momento prima che sfrecciasse al mio fianco un enorme camion.

La Volcanic Legacy inoltre è una “Scenic Byway”. Fa parte quindi di una delle numerose strade USA che possono fregiarsi di questo titolo in quanto in possesso di almeno una delle seguenti qualità intrinseche: scenic, natural, historic, cultural, archeological, recreational. Se siete nei pressi di una di queste US roads, percorretela e non ve ne pentirete.
Le origini
Crater Lake è un lago formatosi migliaia di anni fa, a causa dello sprofondamento di una caldera vulcanica, ormai spenta.
Nel corso dei secoli l’acqua piovana e soprattutto derivata dallo scioglimento delle nevi lo ha riempito, lasciandoci questo spettacolo naturale.
Grazie alla provenienza nevose delle sue acque, è uno dei laghi più limpidi del mondo. Se non lo vedete non ci credete, ma questo specchio è veramente di un blu intensissimo.

Inoltre è il lago più profondo degli Stati Uniti, ed uno dei più profondi al mondo, quasi 600 metri. Al suo interno è presente una piccola isola alta 200 metri, che è chiamata Wizard Island, infatti sembra proprio il cappello di Mago Merlino.
E’ situata nella parte ovest del lago ed è simile ad un piccolo cono vulcanico che emerge dall’acqua, bellissimo! Ovviamente il tutto è incorniciato dalle pareti rocciose dell’antica caldera, molto alte e ripide, che sembrano voler proteggere questa meraviglia naturale da tutto il resto.
Alcune info
Crater Lake National Park in realtà non è molto grande, per visitarlo basta percorrere i circa 50 km della strada che costeggia il lago fermandosi nei numerosi punti panoramici.
Sono presenti anche sentieri escursionistici nella foresta che circonda lo specchio d’acqua, soprattutto nella zona sud, dove si trova anche l’altro ingresso ed il Visitor Centre.
Noi però ci dedicammo esclusivamente al tour classico, che in un pomeriggio è fattibile agevolmente. Il primo punto panoramico si trova proprio subito all’inizio, appena arrivati sulle “sponde” del lago provenendo da nord.
Primo viewpoint
Si tratta di Merriam Point. Offre una vista fantastica su tutto Crater Lake. Guardando a destra potete osservare il pendio roccioso che scende fino allo specchio d’acqua e Wizard Island sullo sfondo, si vede bene, non siete proprio a ridosso ma nemmeno dalla parte opposta.

A sinistra invece l’altra parte del lago. E’ così limpido, la giornata inoltre era molto bella, il sole splendeva alto in cielo ed era difficile non scattare delle foto magnifiche.

Penso che chiunque, anche fosse stato in moto su una strada sterrata, avrebbe ottenuto delle immagini stupende, data la giornata e la location. E’ stato anche divertente avventurarsi fino ad uno sperone roccioso che si stagliava sul lago, per fare delle foto un po’ spericolate.
Secondo stop
Proseguimmo poi in senso antiorario fino al Watchman Overlook. Da lì potete ammirare Wizard Island in tutto il suo splendore, si trova proprio là sotto il punto panoramico.
Sullo sfondo il lago, con il cielo e le poche nuvole presenti che si specchiavano su di esso, a formare quasi un’immagine capovolta.
Visitor Centre e dintorni
Andando ancora avanti giungete al Visitor Centre, dove se volete potete ristorarvi e fare scorta di souvenir di ogni tipo. Anche da là la vista è bellissima, ed inizia inoltre un sentiero che conduce a Garfield Peak.
Si tratta di un trekking che non abbiamo intrapreso dato che avevamo un solo pomeriggio, ma dice che ne valga la pena. La strada prosegue allontanandosi un po’ dalle rive del lago.
Da non perdere

La nostra prossima fermata fu Phantom Ship Overlook, la mia preferita. Lasciate l’auto nella piccola piazzola, e godetevi il panorama. Fra gli alberi, guardando verso Crater Lake, noterete un piccolo scoglio emergere dall’acqua.

E’ appunto Phantom Ship, si chiama così perché assomiglia ad una nave fantasma. Infatti la forma e la grandezza è quella di un veliero, le cui vele ed alberi maestri sono costituite da spuntoni di roccia acuminati.

A parole non si descrive, a volte la natura offre delle meraviglie uniche, l’uomo con tutta la sua intelligenza non sarebbe in grado di riprodurle.
Altro viewpoint
Successivamente ci siamo fermati al Cloudcap Overllook, da togliere il fiato anche questo punto. Forse da questo viewpoint si ha la visione d’insieme di Crater Lake più completa, Wizard Island rimane più lontana, ma potete osservare il lago nella sua intierezza con un solo colpo d’occhio.

Facciamo 2 passi
Quasi alla fine del circuito, più o meno nel punto più a nord del lago, si trova invece l’inizio del percorso chiamato Cleetwood Cove Trail. Lasciate l’auto al parcheggio ed avventuratevi nel sentiero in discesa, che arriva fino alle sponde del lago.
E’ abbastanza facile, almeno all’andata, la difficoltà sta tutta nella salita da percorrere al ritorno fra molti tornanti. E’ mediamente lungo, ma calcolate dai 20 minuti ai 40, a seconda della velocità alla quale volete affrontarlo.

Arrivati in fondo se volete potete anche tuffarvi nel lago, è permesso! Molti turisti americani lo facevano e si esibivano in salti acrobatici da alcune rocce. Noi purtroppo non eravamo “costumati” e a dir la verità ci spaventava anche la temperatura gelida che avrebbe potuto avere l’acqua.
Fine tour
Era una bella giornata soleggiata, ma comunque ci trovavamo in una zona di montagna. Inoltre, vicino al termine del sentiero, parte una piccola imbarcazione che porta su Wizard Island, ma non abbiamo fatto in tempo.
Infatti era ormai tardi e la nostra visita a Crater Lake giungeva al termine. Il tempo di alcuni ultimi scatti al lago al tramonto e ci incamminammo verso casa.
Viaggio STRAconsigliato!
✈✈✈✈✈
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