Gli scenari naturali che offre la Death Valley, in USA, sono veramente fantastici. Si passa dal deserto di dune a quello di sale, da punti panoramici a quasi 1700 metri, a depressioni incredibili.
Senza contare poi gli innumerevoli spettacoli offerti da rocce colorate come in una tavolozza, e molto altro ancora. Io ci sono stato nell’estate del 2014, in quel viaggio ho visitato luoghi stupendi, e la Death Valley è senza dubbio uno di quelli che più mi è rimasto nel cuore.

Si estende per la sua quasi totalità nello stato della California, ed è il più vasto parco nazionale americano, se si escludono quelli in Alaska.
La strada
Noi provenivamo da nord, più precisamente dalla cittadina di Bishop. Abbiamo inizialmente percorso in direzione sud la lunghissima US395 una strada di per se già spettacolare. Miglia e miglia di rettilinei in mezzo al deserto.

A volte i tratti di strada totalmente diritti sono lunghi anche 40km e passa. Come spesso accade in America, non mancherete di fermarvi per scattare le classiche foto seduti o sdraiati in mezzo alla carreggiata.
Le auto in lontananza si vedono arrivare, ma niente paura, occorre qualche decina di minuti prima che si avvicinino. Ad un certo punto occorre svoltare a sinistra ed imboccare la CA190, che è la strada maestra di tutto il parco.
Ingresso
All’ingresso ovviamente occorre pagare il biglietto, se siete in tour negli USA e prevedete di visitare altri parchi conviene acquistare l’Annual Pass a circa 80 dollari.

Mesquite Flat sand dunes
Fatta la foto sul cartello all’entrata, poco dopo vi trovate già presso uno dei luoghi più interessanti, le dune di sabbia di Mesquite Flat. Le noterete per forza di cose, basta fermarsi on the road e dedicarci un po’ di tempo.
Vi sembrerà di essere nel Sahara, sono veramente delle dune molto alte (anche se nel Death Valley National Park ce ne sono di più grandi), il paesaggio qui cambia di continuo a causa del vento che soffia su di esse.

Se volete potete addentrarvi e camminare sulle dune, ma fate attenzione, qui vivono serpenti a sonagli e scorpioni velenosi.
La cosa che mi ha colpito più di tutte è però stato il rumore, all’inizio credevo si trattasse di alcuni aerei supersonici che sfrecciavano nelle vicinanze, mentre era proprio il vento che imperversava sulla sabbia che produceva quella eco, spettacolare!
Passando oltre si arriva a Furnace Creek, che è il punto di partenza di molti tour della Death Valley. Qui è presente un bel visitor centre ed un museo dedicato alla valle se vi interessa, oltre ad alcuni negozi e strutture ricettive.
Badwater Basin
Da Furnace Creek potrete facilmente raggiungere un altro sito immancabile Badwater Basin. Imboccate appunto la Badwater Rd ed in pochi km siete arrivati, non sto a dirvi che anche questa strada è molto scenografica.

Arrivati nel parcheggino, appena usciti noterete innanzitutto una delle caratteristiche principali del parco, l’elevatissima temperatura. In tutta la Death Valley, ma in special modo in questo punto, si sfiorano anche i 60 gradi a volte.
E’ molto importante una scorta d’acqua sempre dietro e anche fare benzina, non sono molte le stazioni di rifornimento. Inoltre state attenti a non esagerare con l’aria condizionata in auto, perché a causa del calore esterno molto forte, spesso le macchine vanno in panne poiché troppo sotto sforzo.

Badwater Basin è una depressione, qui siamo a ben 86 metri sotto il livello del mare! Un cartello sulla montagna alle spalle del parcheggio lo indica chiaramente.
E’ il punto più basso di tutto il Nord America. Camminate sulle passerelle che vi conducono più all’interno del bacino ed arriverete ad una distesa di sale, vecchio di chissà quanti milioni di anni, derivato da un antichissimo mare qui una volta presente.

E’ possibile anche camminare direttamente sullo specchio salato e spingervi ben oltre le passerelle. Vi sembrerà di essere su un altro pianeta.
Artist’s Palette
Tornando indietro verso Furnace Creek, ad un certo punto non mancate di svoltare a destra su Artists Drive. E’ una piccola stradina a senso unico, per quello conviene farla al ritorno, che conduce in un posto surreale Artist’s Palette.

Sono solo delle rocce, ma colorate di azzurro, giallo, rosso e altre sfumature a seconda del materiale che le compongono e di come la luce del sole riflette su di esse. Una vera e propria tavolozza del pittore!
Zabriskie Point
Una volta giunti di nuovo sulla CA190, girate a destra sempre verso sud e dopo poco sarete al famosissimo Zabriskie Point. Lasciate la macchina e camminate a piedi fino al punto panoramico per qualche centinaia di metri, leggermente in salita.

Lo spettacolo davanti a voi è unico, qui le rocce sono color giallastro, ma con tonalità che vanno dall’arancio all’albicocca. Il terreno è modellato a tal punto che sembra di vedere delle onde che lo percorrono, e specialmente all’alba deve essere una meraviglia il gioco di luci che si crea (io l’ho visto in pieno pomeriggio, ma vabbè era fantastico lo stesso).
Sicuramente lo avrete già sentito nominare questo luogo, perché è anche il titolo di un famoso film di Michelangelo Antonioni e vi è ambientata forse la scena più celebre.
Dante’s View
Andando ancora oltre sulla solita strada, svoltate a destra al bivio verso Dante’s View, è ben indicato. Qualche km in salita e potrete godere della vista panoramica mozzafiato su tutta la Death Valley.
Questa terrazza panoramica si trova a quasi 1700 metri di altitudine, incredibile in pochissimo tempo potete andare da -86 a 1660! Da qui si ha una vista su quasi tutta la Death Valley, il panorama sotto di voi sembra non finire più.

In particolare proprio a picco sotto la terrazza scorgerete Badwater ed il suo piccolo lago salato. Più in lontananza vedrete quella che sembra un’immensa distesa di acqua, ma che in realtà è un’immensa distesa di sale: Devil’s Golf Court (gli americani danno sempre nomi un po’ strambi a questi luoghi).
Appare proprio come una grande onda spumeggiante che si frange sulla riva, ma invece è sale cristallizzato, spesso in alcuni punti anche oltre 2 metri.
La luce è accecante, qui non piove quasi mai ed il cielo è sempre sgombro di nubi, infatti si riescono a vedere anche le cime più alte delle montagne rocciose.
Molti altri luoghi della Death Valley avrebbero meritato una visita, ma il tempo a nostra disposizione era terminato, ed inoltre Las Vegas ed il Grand Canyon ci attendevano, ma questa è un’altra storia.
Viaggio STRAconsigliato !!!
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