parco della pace di hiroshima

Hiroshima e il Parco della Pace

Dimitri Lepore - viaggiatore

Dimitri Lepore - viaggiatore

Una giornata di commemorazione al Parco della Pace di Hiroshima. Ecco come ho vissuto io questa esperienza, che mi rimarrà nella memoria a lungo.
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In un giorno piovoso di agosto del 2015 decisi di andare a visitare la città di Hiroshima. Mi trovavo a Kyoto, ed eravamo quasi al termine di una bellissima vacanza in Giappone.

Ci eravamo divertiti tantissimo ad esplorare le zone più belle di Tokyo e Kyoto, oltre a molte altre città come ad esempio Nikko, Nara e la piccola isoletta di Enoshima.

La pioggia di quel giorno aggiungeva un po’ di tristezza a quella che già era nell’aria, dovuta al fatto che il viaggio era quasi al termine. Scegliemmo quindi di aggiungere una giornata di raccoglimento alle nostre esperienze giapponesi.

Arrivo ad Hiroshima

Il treno superveloce ci portò in poche ore da Kyoto ad Hiroshima. La stazione di questa città è molto moderna, come tutta la Hiroshima attuale del resto.

atomic bomb dome hiroshima
L’unico edificio rimasto in piedi, l’A-bomb dome

Bellissimi grattacieli si stagliano nel cielo, all’interno di essi uffici e centri commerciali brulicano di vita, dove il 6 agosto del 1945 invece non c’era nient’altro che morte e devastazione.

Il bus turistico che porta al Parco della Pace lo trovate proprio di fronte alla stazione. Serve anche come mezzo di trasporto urbano agli abitanti di Hiroshima, scendete alla fermata Atomic Bomb Dome, è scritto in inglese non potete sbagliare.

A-Bomb Dome

Si tratta del famoso edificio, uno trai pochi rimasti in piedi dopo l’esplosione, che ha appunto il tetto a forma di cupola. E’ l’edificio che si vede in tutte le foto di Hiroshima, ed all’epoca dell’esplosione ospitava la sede della fiera commerciale della prefettura, la nostra camera di commercio.

a bomb dome hiroshima
Atomic bomb dome, Hiroshima

Altri edifici in cemento armato resistettero alla bomba, e furono demoliti in seguito perché ovviamente pericolanti. Ma questo fu fin da subito lasciato in piedi, a monito per le future generazioni.

Nel punto dell’esplosione

Già allora ci si era resi subito conto della tragedia che era stata fatta. E’ stato lasciato così, come appariva subito dopo l’esplosione, che fra l’altro avvenne proprio nei pressi del Dome, a circa 600 metri di altezza.

Sorge sulle rive del fiume di Hiroshima, e sull’altra sponda si estende il vasto Parco della Pace. Pioveva a dirotto, ma non ci siamo lasciati prendere dallo sconforto ed abbiamo proseguito.

La Campana della Pace

Nel Parco si trovano tutta una serie di monumenti commemorativi, visitateli secondo l’ordine che vi più vi aggrada. Noi abbiamo iniziato dalla Campana della Pace.

campana della pace hiroshima
La campana della pace

Un piccolo ponticello permette di attraversare un laghetto, al centro del quale è situata la Campana. Solo un visitatore alla volta può recarsi presso di essa, vista l’esiguità del ponte, ed è consuetudine colpirla con il battente, facendo emettere un solo rintocco.

Il suono della Campana della Pace di Hiroshima sta a rappresentare il grido di dolore, e di rabbia, che le persone che amano la pace vogliono far udire a tutto il Mondo. E’ un rintocco contro ogni guerra, e contro ogni arma, soprattutto quelle nucleari.

targa della campana della pace
La targa della campana

Solitamente io scatto un sacco di foto, ma in quell’occasione, no. Ho immortalato la Campana, ma mi sono rifiutato di farmi riprendere mentre eseguivo il rintocco. Semplicemente non mi andava.

In generale camminando nel Parco, il silenzio è quasi irreale, pur essendo presenti moltissime persone in visita, di ogni nazionalità.

Sadako Sasaki

Toccante è anche il Monumento alla Pace dei Bambini. Perché fra le centinaia di migliaia di morti che una sola bomba ha causato quel giorno di agosto del 1945, c’erano anche moltissimi bambini, le vittime più innocenti.

Fra questi Sadako Sasaki, che non morì quel giorno, ma moltissimi anni dopo a seguito della leucemia che le radiazioni le provocarono. Questa bambina, quando scopri di essere ammalata, decise di iniziare a realizzare origami a forma di grù.

monumento sadako sasaki
Monumento a Sadako Sasaki

Perché una tradizione giapponese dice che chi realizza mille grù ha la facoltà di veder realizzato un desiderio, ed il suo era quello della fine delle guerre.

Non riuscì nel suo intento, ma da quel giorno attorno alla statua che rappresenta Sadako, vengono raccolte, in delle teche, migliaia di grù di carta, donate dai bambini di tutto il Mondo.

Fiaccola e cenotafio

Proseguendo giungemmo al Cenotafio delle vittime della bomba. E’ un monumento a forma di arco, nei pressi del quale arde una fiaccola, sempre accesa ormai da moltissimi anni.

fiaccola hiroshima
La fiaccola

Questo fuoco verrà spento soltanto quando tutte le armi nucleari saranno scomparse dalla Terra, e purtroppo credo che brucerà ancora per molto. Ai lati dell’arco sono incisi tutti i nomi dei caduti nel giorno dell’esplosione della bomba atomica su Hiroshima, e nei giorni immediatamente successivi.

Sono circa 200000, di cui 80000 morirono sul colpo, in un secondo. Non si sa di preciso poi quanti sono deceduti negli anni a venire, a seguito delle radiazioni. Sono numeri di una tragedia immane, che si stenta a credere che l’uomo abbia potuto causare.

monumento ai caduti hiroshima
Il monumento ai caduti

Ancora una volta, non mi sono fatto fotografare di fronte alla fiaccola, eppure c’era chi lo faceva, chi addirittura si faceva dei selfie di gruppo, sorridendo, con il monumento alle spalle.

Il museo

Dopodiché ci siamo recati all’interno del Museo della Pace. Là sono rappresentate alcune scene raccapriccianti degli attimi successivi allo scoppio, raccontate dai pochi abitanti di Hiroshima sopravvissuti.

panoramica parco della pace di hiroshima
Panoramica del Parco della Pace

Ad esempio, decine di persone che vagavano fra le macerie, con la pelle e gli occhi che letteralmente si scioglievano mentre camminavano. Inoltre è presente un plastico che fa vedere e capire molto bene la devastazione che subì la città di Hiroshima quel giorno.

plastico hiroshima
Il plastico dello scoppio
Alcuni oggetti rinvenuti

Pochissimi edifici rimasero infatti in piedi. Impressionanti sono alcuni oggetti dell’epoca custoditi nel museo. Ad esempio un triciclo, carbonizzato, appartenuto a chi sa quale inconsapevole bambino, che magari stava pedalando felice, ed un secondo dopo non c’era più.

Oppure parte di una parete della banca di Hiroshima, sul quale è rimasto impresso, come in una radiografia, l’ombra di un uomo che si era seduto su un gradino. Di lui è rimasta solo l’ombra appunto, tutto il resto polverizzato in un attimo.

triciclo
Il triciclo

Il famoso orologio da taschino poi, che segna l’ora esatta della deflagrazione, le 8:14. Mi ha fatto impressione una grossa scheggia di vetro, che la forte esplosione ha fatto conficcare in un muro di cemento.

Se ci pensate bene questo fa capire la forza immane della bomba che ha colpito Hiroshima. Un vetro che si abbatte su un muro si rompe in mille pezzi, non si conficca come se la parete fosse burro. Sono molti gli esempi di questi reperti che potrei fare e che sono conservati nel museo.

mueso della pace hiroshima
Il museo

Al termine della visita chi voleva poteva firmare la petizione ufficiale per l’abolizione delle armi nucleari, e dopo una giornata del genere, veramente poche persone non lo facevano.

Se avrete occasione di andare in Giappone, un giornata ad Hiroshima dedicatela se potete, è un luogo della memoria toccante come pochi.

La tempesta di Hiroshima

Per concludere una piccola nota simpatica. Quando stavamo andando via dalla città, la pioggia si era trasformata in una tempesta tropicale fortissima, ed a causa di ciò il traffico ferroviario era un po’ in “tilt”.

Alcuni treni avevano un ritardo di ben 10 minuti, ed i giapponesi erano nel panico. Dovrebbero fare una chiaccherata con i pendolari italiani che ogni giorno utilizzano i nostri treni, chissà le risate!

Viaggio STRAconsigliato!

✈✈✈✈✈

Ecco alcuni link utili per approfondire!

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