Una gita a Montecarlo può essere più semplice di quel che sembra. Specialmente se si parla del comune in provincia di Lucca!
Infatti, non tutti sanno che in questa bellissima provincia toscana esiste un piccolo borgo che ha lo stesso nome della famosa città del Principato di Monaco: Montecarlo appunto.
Montecarlo di Lucca
Non ha niente a che vedere con città piene di grattacieli che si affacciano sul mare. Anzi è un caratteristico paesino medievale situato su un colle, non lontano da Lucca.
Per la precisione si trova a circa 18 km ad est di quest’ultima, l’uscita autostradale più vicina è quella di Altopascio, sulla A11.
Una volta giunti a Montecarlo, vi consiglio di lasciare la vostra auto nel parcheggio che si trova sotto le antiche mura della città. Innanzitutto, da là potete godere di una bella vista sul vicino comune di Pescia e sulla campagna circostante. (vi ho parlato delle 10 Castella della Svizzera Pesciatina in questi 2 post: parte prima, parte seconda).

Ingresso
Dopodiché non vi resta che incamminarvi su una strada pedonale in salita che si inoltra in una boscaglia e che giunge ad un vecchio passaggio attraverso le mura. Vi metto le foto per facilitarvi.


Ecco che vi ritroverete all’interno di Montecarlo. Subito alla vostra destra noterete di sicuro la rocca della città, la sua antica fortezza. E’ visitabile a pagamento, ma attualmente tutto è in sospeso a causa della pandemia in corso. Niente vi vieta però di ammirarla dall’esterno e di immortalarla in qualche foto.

Nei pressi della fortezza poi vi è una terrazza panoramica dalla quale potete ammirare la piana di Lucca. Ma per questo vi consiglierò un posto migliore più avanti. Dalla sommità della breve salita che porta al forte invece, potete ammirare dall’alto il paesello, con una delle sue porte di ingresso sullo sfondo.
Il borgo
Proseguite proprio lungo la strada che porta a quest’ultima. E’ via Roma, la strada principale di Montecarlo, ma essendo un borgo abbastanza piccolo, non aspettatevi certo una via piena di negozi.

Dove mangiare un boccone
Tuttavia, sono presenti alcuni ottimi ristoranti come ad esempio: la Pizzeria Come a Casa (una delle migliori della zona), il RitroVino (ottimo per aperitivi), l’Osteria del Vento (il più elegante e panoramico), la Piccola Enoteca (per degustazioni di vini tipici), la Trattoria Montecarlo (la mia preferita, ottimi piatti della tradizione lucchese preparati con cura).
La piazza
A metà strada più o meno trovate la chiesa principale del paese, e di fronte ad essa la bella piazza al centro della quale è posto il monumento ai Caduti. La piazza è notevole soprattutto perché dalla sua terrazza, rivolti ad ovest, si ha forse il panorama più bello che si può avere da Montecarlo.

Spazia dalla città di Lucca fino a tutta la sua piana, ed arriva fino al Monte Serra che si vede sullo sfondo e che segna il confine con la provincia di Pisa. Dopodiché, non resta che vagare per un po’ fra le stradine del borgo, dove si collocano alcuni negozi che vendono più che altro golosità locali.

Uscita dal paese
Per tornare verso la vostra auto vi suggerisco stavolta di prendere la strada in discesa che parte dalla fortezza e che arriva dolcemente al parcheggio di partenza. E’ una breve passeggiata, ma circondata da molto verde, piacevole pertanto.
Rimontate nella vostra macchina, perché voglio portarvi a conoscere una curiosità che vive nei dintorni di Montecarlo. Si tratta della Quercia delle Streghe, o Quercione.
La Quercia delle Streghe
E’ un albero secolare, che merita una tappa. Dal parcheggio prendete Via di S. Martino per poco più di 2 km. Al bivio con via della Chiesa in S. Martino in Colle svoltate a destra. La strada è molto stretta ma asfaltata all’inizio. Dopo diventa più larga ma sterrata.

Percorrete poche centinaia di metri e vi troverete di fronte ad una meraviglia della natura: il Quercione. E’ un albero monumentale di circa 600 anni, con un diametro di circa 4 metri ed un’altezza di 15.
Ma la sua chioma è la sua caratteristica principale, oltre ad essere ampia quasi 40 metri, molti suoi rami si sviluppano in orizzontale, cosa abbastanza anomala per una quercia.

E’ uno degli alberi più grandi della Toscana
E’ un albero magnifico, ne ha vissute di cotte e di crude durante la sua lunga vita, ma imperterrito ha resistito a guerre, fulmini, orde di turisti, ed è ancora là a stupirci.

Alcuni rami orizzontali sono grossi come dei tronchi di una pianta normale. Sembrano contorcersi mentre si sviluppano parallelamente al terreno. Ai suoi piedi si rimane a bocca aperta, stupiti da tanta grandezza e particolarità.
Atmosfera unica
Si respira un’aria magica sotto la sua chioma, ed è naturale rimanere in silenzio a guardarlo. A me piace a volte soffermarmi per un po’ di tempo sotto di esso a leggere un libro. Si sente che il Quercione è vivo e ti trasmette serenità ed armonia.

Alcune leggende narrano che in tempi antichi si celebrassero dei sabba sopra i suoi rami, ed è per questo forse che sono cresciuti in questo modo anomalo. A causa di questa leggenda è detta anche La Quercia delle Streghe.

Un’altra storia racconta che è proprio su questa quercia che il burattino Pinocchio venne impiccato dagli assassini che lo volevano derubare, nella famosa fiaba di Carlo Collodi. Ad ogni modo rimane un luogo che emana un certo fascino e mistero ed è sicuramente da visitare.
Viaggio CONSIGLIATO!
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