E’ proprio vero che se vai in Africa, e partecipi ad un safari nella savana, ti rimane nel cuore per sempre. Appena fai ritorno a casa inizi a soffrire di quella strana malattia chiamata appunto mal d’Africa. La nostalgia è tanta insomma. La mia “prima volta” immerso nella natura del continente nero è stata nel 2017 quando ho partecipato ad un viaggio che prevedeva un tour di una parte del bellissimo stato sudafricano, fra cui 4 giorni di safari nel Kruger National Park.

Dove si trova il Kruger
Ho scelto il Sudafrica perché mi sembrava un approccio più soft rispetto ad altre bellissime zone come la Tanzania, il Botswana o il Kenya. Il parco è situato ad est, al confine con lo stato del Mozambico, ed è grandissimo, più o meno come la Lombardia.
Noi abbiamo iniziato il giro partendo dall’ingresso situato vicino alla città di Phalaborwa (a metà altezza del parco) ed abbiamo esplorato la parte a sud di esso.
Pernottamento
Durante i giorni di permanenza all’interno del parco abbiamo pernottato in vari lodge, sono tutti molto belli ed attrezzati e molto sicuri. (di notte è obbligatorio rientrare nei Camp per il pernottamento). Ma mi permetto di consigliarvi l’Olifants Camp.
Dalla terrazza panoramica del Camp si ha una vista spettacolare su un’ansa del fiume Olifants che scorre in mezzo alla savana, con elefanti ed altri erbivori che fanno il bagnetto, è un ricordo veramente unico.

Quando andare
Vi consiglio di visitare il parco in estate, poiché corrisponde al loro inverno e pertanto la vegetazione non è molto rigogliosa e permette di osservare meglio gli animali. La temperatura comunque è gradevole durante il giorno (si sta in maglietta e pantaloncini), ma la notte fa addirittura freschino.
Un’altra caratteristica del Kruger è che è visitabile con la propria auto presa a noleggio, e non solo tramite safari organizzati. Pertanto sarete voi alla guida di normali autovetture alle prese con elefanti, zebre gnu e quant’altro.
Erbivori
Appena inizierete a vagare tra le strade del parco, rimarrete sicuramente entusiasti alla vista di frotte di impala, bufali ed altri erbivori. Personalmente mi sono emozionato con le giraffe, dall’alto del loro collo ti guardano con aria quasi di supponenza e sono molto simpatiche.

Dal secondo giorno in poi, sembra strano ma è così, di elefanti, zebre, ippopotami ed altri erbivori ne avrete visti così tanti che non ci farete quasi più caso (a parte per evitare di investirli mentre guidate).

Vi interesserà solo avere uno scatto di un felino (leone, leopardo o ghepardo che sia). Sono molto più rari i loro avvistamenti ed è più facile vederli o al mattino presto o al tramonto. Noi in realtà li abbiamo visiti solo al tramonto e addirittura è stato più facile incontrarli nei pressi delle strade asfaltate che in quelle sterrate.
In ogni Camp se volete ci sono delle cartine con gli avvistamenti aggiornati di quello o quell’altro animale nelle varie parti del parco.
Felini
Non dimenticherò mai i due avvistamenti del mio felino preferito, il ghepardo. Anche se sono presenti in numero abbastanza esiguo, ne abbiamo avvistati ben tre e ci sono passati accanto alla nostra auto, la foto è stata di semplice scatto.

Del leopardo invece ho solo una fugace visione della sua coda che si nascondeva fra gli arbusti. (è il felino di più difficile avvistamento). Del leone una sola apparizione mentre attraversa la strada inseguendo un gruppo di zebre.
Ho partecipato inoltre anche a due uscite organizzate dai Rangers, tramite loro mezzo fuoristrada, una all’alba ed una in notturna. Non ho visto granché in entrambi i casi, sarò stato sfortunato, ma ho patito solo un gran freddo viaggiando fra la savana in un mezzo scoperto.
Cosa ti lascia un Safari
In ogni caso, quello che ti lascia un safari nel Kruger National Park in Sudafrica è la sensazione di armonia e di equilibrio naturale alla vista di tanti animali selvaggi di nome, ma molto più civili di molti esseri umani.
Sembra di vedere un documentario alla televisione, solo che gli animali sono lì, vicino alla tua macchina, e non ti sembra quasi vero. Se li osservi nel loro ambiente naturale, sei motivato ancora di più a rispettarli.
Consiglio a tutti quindi di fare un’esperienza del genere, ed ho in programma di ripeterla in futuro, magari in loghi ancora più selvaggi.(trovate qui alcune info per un’altra bellissima esperienza vissuta in Sudafrica).
Viaggio STRAconsigliato.
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