Sono stato presso i parchi archeologici di Segesta e Selinunte, in Sicilia, nell’estate del 2010 e sinceramente non pensavo fossero così belli. Spesso mi capita di sottovalutare le bellezze storico artistiche che abbiamo in Italia.
E’ risaputo che possiamo vantare il patrimonio culturale più importante del Mondo, ma a volte non conosco quasi l’esistenza di molti siti interessantissimi.
Sono però meticoloso nell’organizzare i miei viaggi, pertanto mi ero documentato prima della partenza e una tappa di quello fatto in Sicilia era stata programmata per le antiche città di Segesta e Selinunte.
E’ stata una full immersion nella storia antica. In una giornata si possono visitare entrambi, magari a ritmo serrato. Il nostro hotel si trovava nei pressi di Castellammare del Golfo e quindi è stato molto facile arrivare nei due parchi archeologici.
Segesta

Info pratiche
Dovete imboccare l’autostrada E90 in direzione Mazara del Vallo e dopo nemmeno 10 km giungete allo svincolo che porta verso Segesta. Percorrete all’incirca altri 10 km e siete arrivati.
Lasciate la macchina al parking e da lì la navetta vi porta fino all’area archeologica. Prezzo per un’auto 5 Euro, prezzo a persona per l’ingresso 6 Euro. Potete trovare qui maggiori informazioni su orari, sconti e riduzioni.
Il Tempio
Dalla biglietteria raggiungete la prima zona importante che è quella del Tempio Grande, dista solo qualche centinaio di metri. La cosa che balza di più alla vista del tempio è la sua integrità.

Non credo sia molto comune poter ammirare un’opera architettonica così antica e così ben conservata. Risale al V secolo AC ed è ovviamente stato costruito da “profughi” greci che si stabilirono in Sicilia in quell’epoca.
E’ di tipo dorico, con colonne non scanalate, il lato corto ne presenta 6, quello lungo 14. La particolarità risiede nel fatto che tutto il perimetro è perfettamente intatto, considerando i millenni di storia che ha visto. Sembra di fare un tuffo nel passato, ed occorre rimanere là per qualche attimo ad ammirarne la meraviglia.

Il Teatro
La seconda zona da visitare è quella del Teatro. Dovete scarpinare un po’ per arrivarci, oppure potete prendere un’altra navetta con un piccolo sovrapprezzo. Ma vi consiglio il percorso a piedi.
Innanzitutto perché lungo la strada (in salita), se vi voltate indietro potete scattare una splendida foto al tempio ed alla campagna circostante. Inoltre, una volta arrivati in cima, la fatica che avrete durato vi farà sembrare ancora più bello il Teatro di Segesta.

E’ situato proprio nella parte più alta del Monte Barbaro ed è da vedere assolutamente. Non solo per il Teatro in sè, che è stupendo ed anch’esso ben conservato, ma soprattutto per il panorama che si gode da esso. La vista spazia dalle colline a perdita d’occhio, al mare sullo sfondo.
E’ fantastico pensare come per un luogo dedicato alle rappresentazioni teatrali, avessero scelto come scenografia, quella naturale, dell’ambiente circostante, di meglio non potevano trovare. Chissà quante tragedie greche sono state interpretate su quelle pietre!
Selinunte
Info pratiche
Per arrivare a Selinunte occorre, per prima cosa, ritornare al punto in cui avevate lasciato l’autostrada E90 per giungere a Segesta. La imboccate nuovamente verso Mazara e proseguite per circa 60 km fino a Castelvetrano, dove uscite.
Quindi percorrete altri 10 km lungo la SS115 e la sua diramazione e siete a Marinella dove si trova uno dei due ingressi al sito. (l’altro è sul lato opposto in località Trascina). Lasciate la vostra auto ed acquistate il biglietto, 6 euro. Info su orari ed eventi potete leggerli qui.
Il Tempio di Hera
La zona di Selinunte, non lo sapevo, è la più grande area archeologica d’Europa, e l’abbiamo nella nostra Sicilia! Infatti è immensa, si suddivide in 7 parti, io ne ho visitate solo 2.

La prima è abbastanza vicina all’ingresso e comprende ben 3 templi. Due però sono quasi solo dei ruderi, i secoli e numerosi terremoti hanno distrutto quasi tutto. Il Tempio E invece, detto anche di Hera, è stato oggetto di un ottimo restauro ed è quasi tutto in piedi. Non è così integro come quello di Segesta, ma è ugualmente bellissimo.

Qui il mare è molto vicino e sono spettacolari gli scorci che si possono trovare guardando tra una colonna e l’altra e volgendo lo sguardo alla distesa blu.
L’Acropoli
In lontananza si intravede la seconda zona dove vi suggerisco di recarvi. Si tratta dell’antica Acropoli dove sorgevano ben altri 5 templi. Il tragitto per giungervi passa attraverso la campagna assolata siciliana ed è stato arduo fare il lungo tratto a piedi in pieno agosto.
Gocciolante di sudore sono arrivato però al Tempio C, in realtà ne rimane in piedi solo quasi un lato. Ma la cosa affascinante è che qui davvero si è quasi a picco sul mare! Chissà quante navi hanno visto passare in questo tratto di costa gli antichi abitanti greci di questa città!

A Selinunte inoltre, sono state rinvenute molte opere d’arte di scultori del tempo, parecchie delle quali conservate nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. La più famosa però è la statua bronzea “L’Efebo di Selinunte” che invece è custodito nel Museo Civico di Castelvetrano. Io non ci sono stato, ma voi andateci e poi mi raccontate!
La spiaggia
Volendo ci sarebbero numerose altre rovine da ammirare in questo parco, ma noi abbiamo scelto di terminare qui la nostra visita. Infatti avevamo notato una bella spiaggia che si trovava quasi sotto l’area archeologica. Dato che avevamo il costume in macchina pronto da essere indossato non ci siamo lasciati scappare l’occasione.

In pochi minuti siamo tornati indietro ed abbiamo trascorso un paio d’ore a prendere il sole. Un consiglio: rimanete al sole, non provate a bagnarvi in queste acque. Sono stupende, ma credo sia il mare più ghiaccio in cui abbia nuotato. Era così freddo da non sentire più le gambe dopo pochi minuti, e pensare che era agosto ed eravamo in Sicilia!
Viaggio MOLTO consigliato!
✈✈✈✈