Quello di Tsukiji è stato il mercato del pesce più grande del mondo. Si trovava a Tokyo, ed io ho avuto modo di visitarlo durante il mio viaggio in Giappone del 2015. Si estendeva su un’area vastissima e vi lavoravano circa 60000 persone.
Dato che era situato in una zona abbastanza centrale, e quindi di alto valore economico, per questo ed anche per motivi logistici è stato trasferito nel 2018 nell’odierno mercato di Toyosu.

Info generali
Non so se ha mantenuto il fascino che aveva allora, ma senza dubbio all’epoca era una tappa assolutamente da non perdere durante un viaggio nel Paese del Sol Levante. (Il pesce è senza dubbio il protagonista della cucina giapponese, sulla quale trovate ben due articoli ecco i link: parte prima e parte seconda).
Era suddiviso in 2 aree, quella interna era riservata ai grossisti e vi si tenevano le celebri aste del tonno. Là infatti i tonni più pregiati, provenienti da tutto il Mondo, venivano venduti alle aste mattutine, a volte anche per migliaia di euro.

Per assistere alle aste occorreva arrivare alle 5 del mattino, e sebbene non fosse in teoria consentito, molti turisti hanno avuto modo di osservarle, pagando una specie di biglietto. Io ed il mio gruppo, in quanto un po’ pigri e comodoni, abbiamo rinunciato all’asta del tonno, ma non ci siamo persi la parte esterna di Tsukiji, quella esterna, riservata al dettaglio.
Anche qui comunque non è bene arrivare più tardi delle 8, perché comunque si vende pesce e come in tutti i mercati, il meglio dello spettacolo si vede al mattino. La maggior parte delle operazioni e dei banchi chiude dalle 10 in poi. Per arrivare a Tsukiji potete scendere alla fermata della metro omonima, ma ve ne sono molte altre nei dintorni.

Arrivando a Tsukiji
Lungo la strada che va dalla stazione al mercato sono presenti numerosi negozi di souvenir, ma soprattutto di coltelleria e suppellettili per la casa tipiche giapponesi. Quindi se vi interessano questi articoli fateci una capatina perché questi li trovate ancora. Trovate anche molti ristoranti, buoni, ma vi consiglio quelli più vicino al mercato per un pasto.
Tra gli altri è presente anche la prima sede della catena di ristoranti Sushi Zanmai. Offre un sushi di medio livello a prezzi abbordabili, per essere una catena non è male, la trovate un po’ ovunque in Giappone. (cliccate qui invece per un sushi molto particolare che consiglio a Tokyo).

Ingresso
Il mercato di Tsukiji era in pratica un enorme capannone sotto il quale si svolgevano tutte le attività legate al mondo ittico. L’ingresso non è bello a vedersi, ma è un luogo fatto per lavorare, non era stato pensato per farvi accedere i turisti.
Non c’era nemmeno un ingresso vero e proprio. Occorreva infatti infilarsi nell’area dove transitavano i vari camioncini e altri mezzi, venuti fin là per ritirare il loro pesce e per consegnarlo poi nei ristoranti di Tokyo. E’ molto confusionario, furgoncini, muletti e carrelli elettrici sfrecciano in ogni direzione, occorre stare molto attenti ad non essere investiti.

Gli operai che vi lavorano non danno l’impressione di essere infastiditi dalla presenza dei turisti. Sono comunque abbastanza gentili, ma non hanno tempo da perdere e se camminate distrattamente l’incidente è dietro l’angolo!
Inoltre il “pavimento” è di asfalto con relative pozzanghere di acqua salmastra (siamo in un mercato del pesce) e quindi era divertente osservare alcuni turisti che vi si recavano in infradito e che venivano inzaccherati ad ogni passaggio di un carrello.
Tra i banchi
Dall’atrio di carico dello Tsukiji Fish Market si estende sia sulla destra che sulla sinistra il mercato esterno vero e proprio. La struttura è a scacchiera, quindi per perdersi bisogna essere veramente bravi. Ma le file dei banchi e negozi che lo compongono sono veramente lunghissime.

Centinaia e centinaia di metri di piccoli e grandi dettaglianti, allineati uno dopo l’altro, in almeno una ventina di file. Era veramente immenso e noi decidemmo di passarlo in rassegna tutto, scorrendo a zig zag tra i pescivendoli.

Odori
Di Tsukiji mi hanno colpito innanzitutto gli odori. Il salmastro ed il tipico profumo del pesce a molti non piace, ma a me faceva venire in mente il mare e la freschezza dei frutti che esso può dare. Il mondo della pesca mi ha sempre affascinato e sentendo quegli aromi passando tra quei banchi sembrava di essere in una barca in mezzo all’oceano.

Rumori
La stessa cosa vale per i rumori del mercato di Tsukiji. Eravamo in una mega metropoli quale è Tokyo, ma le grida e le urla dei venditori sembravano non molto dissimili da quelle di un mercatino del pesce di un paesino di provincia del nostro meridione.

Tanto più che io non capisco né il giapponese né il siciliano o il napoletano stretto! Questa analogia mi ha fatto pensare che è proprio vero che tutto il mondo è paese, che tu sia a Tokyo o a Mazzara del Vallo i pescivendoli urlano comunque.

Colori
Ma certamente l’aspetto principale della bellezza di Tsukiji erano i colori. I banchi del pesce erano molto ben tenuti e puliti, in Giappone l’igiene è ai massimi livelli. (al contrario di quanto ho potuto osservare nella Medina di Fes, leggete qui).

Decine di specie di pesci coloratissimi mai visti, in prevalenza rossastri e comunque sgargianti. Inoltre, molte varietà dalle forme più strambe, inusuali nei nostri mercati. Anche per quanto riguarda i frutti di mare ne ammirammo dei più strani ed originali, come ad esempio alcuni lumaconi di mare.

Le vasche contenevano a volte i pesci immersi nel ghiaccio, come avviene da noi, ma per la maggior parte erano vivi. I giapponesi amano mantenere sia i pesci che i molluschi vivi fino ad un attimo prima della loro cottura, è sinonimo di freschezza.

Ma il re di Tsukiji è ancora una volta il maguro, il tonno. Anche nell’area della vendita al dettaglio erano innumerevoli i banchi che vendevano tranci di tonno di dimensioni variabili. Il colore predominante ancora una volta era il rosso, sia per le carni del tonno venduto, sia per il sangue che ovviamente era un po’ ovunque su taglieri e coltelli.

Appena fuori
Tutto questo non c’è più a Tokyo, non so se il nuovo mercato sia al pari di quello che era Tsukiji. Certamente però vi consiglio una visita in questa parte della capitale nipponica, perché alcuni tra i ristorantini di sushi migliori si trovano ancora qui.
Di fronte all’atrio di ingresso infatti, si diramano una serie di stradine dove piccolissimi locali offrono il migliore sushi di Tokyo. Il top è offerto da quelli che hanno una decina di posti solamente, proprio di fronte al bancone dove viene preparato il sushi.

Una mattina decisi di ritornare a Tsukiji proprio per recarmi in uno di questi ristoranti. Si riconoscono perché la fila all’esterno è interminabile. Mi recai infatti alle 8 di mattina e riuscii ad entrare solo intorno alle 12! Seduto su di uno sgabello di fronte al banco, rimasi deliziato dagli 11 nigiri sushi che lo chef mi propose e me li ricordo ancora oggi.
Il miglior sushi mangiato in vita mia. Non so se tornerò un giorno in Giappone, ma in tal caso una capatina nella zona di Tsukiji per una scorpacciata di buon pesce non mancherà di certo.
Viaggio MOLTO consigliato!
✈✈✈✈